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LA NOSTRA STORIA

FERDINANDO BENASSI

Figlio di Alberto e Luigia Dall'Osso nato il 20 Luglio1925 a Bologna. I Benassi vivevano nella casetta posta a fianco di villa Alter ed il padre era mezzadro nei terreni circostanti.  Ferdinando aveva una sorellina, morta purtroppo all'età di un anno a causa dei traumi riportati a seguito di un incidente a cavallo durante il periodo di gestazione della madre. A seguito di disaccordi con il fattore, il padre di Ferdinando e la sua famiglia lasciarono villa Alter e si trasferirono in via San Vitale alle Roveri.

Durante l'occupazione nazista, Ferdinando prese parte alla Resistenza,  arruolandosi nella 4ª brigata Venturoli-Garibaldi e svolgendo la sua attività a Castel Maggiore. Nell' Agosto 1944, fu prelevato da casa durante un rastrellamento in via Bassa dei Sassi condotto dai fascisti, a seguito dell'uccisione di un militare tedesco. Infatti, durante l'occupazione, ogni volta che un militare tedesco veniva ucciso, i nazisti intimavano ai colpevoli di presentarsi, altrimenti avrebbero catturato ed ucciso dieci italiani. Lo zio di Ferdinando tentò di consegnare i documenti del ragazzo al comando, ma non li vollero neanche vedere. Venne fucilato in prossimità del passaggio a livello di via Due Madonne nei pressi della Croce del Biacco assieme a Coriolano Gnudi, 18 anni, e Bruno Montanari, 19 anni. I familiari ritrovarono il corpo grazie ad un conoscente, che li avvertì di aver riconosciuto il ragazzo presso gli ambulatori di Medicina Legale. Il gruppo di repubblichini che lo fucilarono era composto da ragazzi molto giovani, fra cui due quattordicenni, come testimoniato dal cugino di Ferdinando, Bruno, ancora oggi socio del circolo Benassi, meglio conosciuto come il “Bel Mor”.
Così i Benassi restarono senza figli, avendo perso prima una bimba di un anno poi il figlio di 19 anni. La maggior parte dei parenti, ignorava che Ferdinando avesse abbracciato la Resistenza.

Finita la guerra, con le poche risorse disponibili, la gente del rione "la Crécca" (oggi zona Bitone-Mazzini) cerca un difficile ritorno alla normalità. I lavori che vengono offerti sono veramente faticosi, gli orari quelli che impone il titolare e … ringraziare. Alcuni giovani, la maggior parte, protagonisti o simpatizzanti della Resistenza, non si rassegnano e cercano uno spazio dove concentrare attività di partecipazione politica-sindacale, ricreative e di svago. Il locale più adatto, anche perché è l'unico ad avere il riscaldamento, è sicuramente Villa Riccitelli, nome dell’allora proprietario.

Ma chi ha i soldi per l’affitto?

 

La moglie di Arturo Riccitelli, venuta a sapere del desiderio dei cittadini, forse memore delle sue umili origini, prima di sposarsi con Arturo lavorava presso i Riccitelli come donna di servizio, accetta la proposta del “comitato”. Inizia così, nel 1946, in una Villa, costruita nel 1744 per volere della marchesa Barbara Mattioli, con annesso Oratorio, la storia del Circolo Benassi. Garante per il pagamento dell’affitto è il signor Aldo Orsi, tra i primi proprietari di lavanderie industriali della città. Dopo lunga trattativa si concordò un affitto annuo sulle 10.000 lire.

Per volontà dei cittadini e frequentatori il circolo  viene intitolato ad un giovane partigiano, Ferdinando Benassi.

Uno dei primi compiti del consiglio del Circolo “Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Ferdinando Benassi” con sede a Villa Riccitelli fu allestire il seggio per le elezioni alla Costituente e il referendum del 2 giugno 1946. Una data storica: per la prima volta in Italia hanno diritto al voto anche le donne e nasce la Repubblica Italiana. Pensare che 3-4 anni prima villa Riccitelli era stata la base di un comando tedesco e nei sotterranei era stata montata una piccola sala operatoria, riservata agli interventi di pronto soccorso dei loro commilitoni.

 

Andiamo ora a ricostruire la cronologia dei vari presidenti che si sono succeduti negli anni, ricordando che il Circolo Ferdinando Benassi è stato affiliato o ha fatto riferimento a più enti associativi (ANCR, ENAL, CRAL e ARCI).

 

1946 Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (tessera ANCR) “Ferdinando Benassi”.

1° presidente: Orsi Aldo. L'abitazione, villa Orsi, e la lavanderia si trovavano alla Portazza e il caseggiato è ancora identificabile ai numeri civici 1-7 all'interno della rotatoria Grazia Verenin

2° presidente: Bilacchi Giuseppe, riconosciuto partigiano con il nome «Topo», operò a Cà del Vento (Monterenzio). Morì tragicamente, travolto su un marciapiede della via Emilia, all'altezza del Bitone, da un rimorchio sganciatosi dal locomotore.

 

1948 Ente Nazionale Assistenza Lavoratori “Ferdinando Benassi” (tessera ENAL); affiliato anche al CRAL (Circoli Ricreativi Aziendali dei Lavoratori), pur mantenendo l'iscrizione originaria all’ANCR.

3° presidente: Luciano Rizzoli, ancora socio del circolo Arci e della locale sezione ANPI. Emozionante quando Luciano racconta dell'autotassazione di alcuni consiglieri e soci per finanziare il Circolo. Quando arrivava il sospirato giorno di paga, Luciano (ed altri), passava dal circolo e ne lasciava una parte. Il difficile era affrontare Lucia Tarozzi, la sua amata consorte che, oggi quando gli viene ricordato l'episodio, fa finta di alterarsi, ma ne va orgogliosa.

4° presidente: Turrini Vittorio

5° presidente: Marchi Egidio La crescita è veloce, molteplici le attività, forse troppe, e la gestione presenta qualche difficoltà. L’esperienza ANCR-ENAL/CRAL, è da ritenersi conclusa. Nel 1967 il circolo Ferdinando Benassi diventa ARCI. 

 

1967 Associazione Ricreativa Culturale Italiana “Ferdinando Benassi” (ARCI). 

6° presidente: Monti Bruno dal 1967 (Novembre) al 1970 (Gennaio).

7° presidente: Tartarini Agostino dal 1970 (Maggio) al 1988 (Marzo), Uomo severo, a cui va il grande merito di aver ristabilita una situazione economica positiva.

8° presidente: Bassani Alfonso dal 1988(Aprile) al 1998 (Marzo). Ricordato sempre con affetto e gratitudine, un uomo di popolo e di tenacia, che portò l’Arci nella nuova sede di Viale Cavina.

9° presidente: Morara Mauro dal 1998 (Aprile) al 2006 (Febbraio).

10° presidente: Bacchi Paola dal 2006 (Marzo) al 2011 (Dicembre)

11° presidente: Vaccari Alberto dal 2012 (Aprile) al 2015 ( Luglio )

12° presidente: Giancarlo Scarpi dal 2015 (Luglio) al 2015 (Settembre)

13° presidente: Alessandro Belluzzi dal 2015 (Settembre) al 2018 (Giugno)

14° presidente: Canè Simone dal 2018 (Giugno) al 2021 ( Maggio )

15° presidente: Gregorio Miglianti dal 2021 ( Maggio )

16° presidente: Andrea Gabellini dal 2023 ( Marzo )

 

 

 

La nostra storia

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